La Marion Dufresne II, in moto perpetuo nelle Isole Australi

18.12.2016 17:48

La Marion Dufresne II è una nave oceanografica polivalente basata a La Reunion, di proprietà delle Terre Australi e Antartiche Francesi (TAAF) e armata dalla compagnia CMA-CGM. Costruita a Le Havre (Francia) dove è stata inaugurata il 5 maggio 1995, prende il nome dall’esploratore francese Marc-Joseph Guillaume Marion Dufresne, che scoprì le Isole Crozet durante il viaggio culminato con la sua tragica morte in Nuova Zelanda, dove venne ucciso da una tribù locale.

Il compito principale della nave è quello di garantire la logistica delle basi scientifiche presenti sui distretti delle Isole Australi, vale a dire le Isole Crozet con la base Alfred Faure, le Isole Kerguelen con la Base Port aux Francais e St. Paul et Amsterdam con la Base Martin de Vivies. Quattro volte all’anno la nave intraprende un viaggio della durata di circa un mese, il tempo necessario per partire da La Reunion, fare scalo nei tre distretti (nell’ordine in cui sono stati citati precedentemente) e tornare all’isola francese. Una navigazione di quasi 9000 km attraverso l’Oceano Indiano, in buona parte tra i leggendari quaranta ruggenti e cinquanta urlanti, che prende il nome di rotazione (OP), di fondamentale importanza se si pensa che queste isole possono essere raggiunte solo via mare. Le impervie condizioni ambientali e meteorologiche rendono infatti impossibili i collegamenti aerei.

A causa della sua stazza, troppo grande per i porti delle Isole Australi, la Marion Dufresne II è costretta ad ancorare a largo. Per le operazioni di sbarco del personale e dei carichi più leggeri ci si avvale quindi di elicotteri del tipo Ècureuil, Lama o Dauphin in dotazione alla nave, mentre per i carichi più pesanti si usano zattare trainate da uno dei motoscafi della nave. Le Kerguelen sono l’unico distretto in cui è in servizio invece una chiatta, l’Aventure II, che fa la spola tra la base di Port aux Francais e la Marion Dufresne II.

Una rotazione speciale, destinata a divenire annuale dal 2016, è stata effettuata nel 2009, 2011 e 2014 dalla Marion Dufresne nelle Iles Eparses, anche se la logistica di questo distretto resta  garantita principalmente dai collegamenti aerei delle Forze Armate Francesi dell’Oceano Indiano Meridionale (FAZSOI).

Durante tutte le rotazioni, alle quali partecipano anche un certo numero di turisti che si concedono questa inusuale crociera, vengono svolte numerose attività di ricerca grazie alle sofisticate attrezzature ad ai 650 m2 di laboratori presenti sulla nave, caratteristiche che hanno spinto l’IPEV (Institut polaire français Paul-Emile Victor) ad affittare in più occasioni la nave per svolgere campagne scientifiche.

Davide Modina

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